
- By: Michele Salvia
- On: 14 Novembre 2019
- Categorie: Imprese, Ultime Notizie
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Anpit è un’associazione datoriale con sede Nazionale in Roma, Via Giacomo Trevis 88, rappresentata da Federico Iadicicco nella qualità di Presidente Nazionale, eletto il 17 Giugno 2015 all’unanimità dalla Giunta in sede di Consiglio Nazionale. L’Anpit opera su tutto il territorio Nazionale e ai sensi dell’art. 3 dello statuto, promuove la rappresentanza e la tutela degli interessi morali, giuridici, economici, previdenziali e professionali dei datori di lavoro, è firmataria di oltre 17 contratti di lavoro che occupano 80.000 lavoratori, supportando circa 30.000 imprenditori. Ha sottoscritto con la Cisal, Confederazione dichiarata comparativamente rappresentativa nel settore privato con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 agosto 2013, numerosi contratti collettivi tra i quali: commercio, turismo e pubblici esercizi, servizi ausiliari e logistica, case di cura private, facon, metalmeccanici (compresi impianti) ,dipendenti e soci di cooperative, il CCNL Università Telematiche ,vigilanza privata e servizi fiduciari, agenti di commercio, società ed enti di formazione, tributaristi, e marketing operativo. Inoltre si sta procedendo allo studio ed all’analisi di altri settori da cui poter sviluppare nuovi CCCCNNLL.
Incontriamo il presidente, dr. Federico Iadicicco, romano, 46 anni, socio di una cooperativa che produce un ottimo vino. “Attraverso l’applicazione dei CCCCNNLL, Anpit offre agli associati, prestazioni in materia di assistenza nella gestione delle risorse umane. Supporta le Aziende nella ricerca di misure di semplificazioni degli adempimenti amministrativi, fiscali e di contabilità poste a carico dei soggetti rappresentati e fornisce servizi nell’ambito dei propri scopi a favore degli associati. La nostra Associazione, in pochi anni ha messo in campo una struttura funzionale e ben ramificata nel territorio vantando sedi in tutte le regioni d’Italia. La crescita sul territorio può essere riscontrata da numerosi servizi che l’Anpit sta mettendo in campo e dall’adesione ad essa di altre associazioni datoriali come AIFES, OPES, ASSOMOBILITY, LAIF, LAICA, AIAV, PROMIMPRESE, ARTEMIDE, ASSOCIS, ASOTER E CSB”.
Anpit è un’associazione giovanissima, appena 7 anni, la sua formazione segue gli anni più cupi della crisi economica. “Siamo nati perché crediamo che i tempi siano finalmente maturi per dare concretamente seguito a quella partecipazione dei lavoratori alle gestione delle imprese, prevista dai padri costituenti ma mai attuata nel nostro ordinamento. L’art. 46 della Costituzione utilizza una formula bellissima quando dice che attraverso la partecipazione e il concorso tra imprenditore e lavoratore per il bene comune si realizza “l’elevazione economica e sociale del lavoro”. Potremmo dire che questa formula costituzionale riassume molto bene la mission di Anpit”.
In Anpit sono convinti che le associazioni, gli albi, le corporazioni e in generale tutte le formazioni sociali che si frappongono tra l’individuo, il mercato e lo Stato rappresentino un elemento di forza e un motore propulsivo per la nostra economia, naturalmente orientata al principio di sussidiarietà
“Con questo approccio e con questo strumento siamo riusciti a favorire la creazione nelle imprese di organismi paritetici di rappresentanza della parte datoriale e dei lavoratori, ottenendo un generale incremento della produttività del lavoro e soprattutto un miglioramento della qualità della vita valorizzando a pieno le dinamiche di welfare aziendale. Laddove oggi lo Stato fatica a mantenere gli stessi livelli di tutela del passato, a causa dei paletti imposti dal sistema di finanza pubblica, le imprese possono svolgere un ruolo sussidiario fondamentale se si rendono conto della loro collocazione funzionale nel tessuto sociale del territorio”
In Anpit possiamo trovare storie d’impresa dall’alto valore sociale, il dr. Iadicicco, insieme al dr. Marco Bachetti, le ha riunite in un piccolo libro “Santi eroi imprenditori” un insieme di storie, di mestieri e comunità, di uomini che hanno deciso di non delocalizzare e di restare radicati al proprio territorio. “Mi viene in mente il caso di Giuseppe Lisciani, un pedagogista reinventatosi imprenditore prima nel settore editoriale e poi come produttore di giocattoli educativi. Oggi la “Lisciani Giochi” è una delle realtà economiche più importanti dell’Abruzzo, da trent’anni da lavoro ai teramani ed è un tutt’uno con il territorio. Un’altra storia straordinaria è quella di Domenico Novembre, un imprenditore calabrese che dopo il diploma, nonostante la tendenza fosse quella di trasferirsi al nord, ha provato a fare qualcosa di grande per la sua Locride. E’ stato un visionario, Domenico da oltre vent’anni guida una tra le aziende leader regionali nel settore della cosmesi, la Beauty Prof con decine di punti vendita nella regione e oltre cento dipendenti, prevalentemente donne giovani assunte a tempo indeterminato”. Sei storie di imprenditori uniti in un solo racconto che tracciano un pezzo della nostra Italia, un’altra economia o se si vuole la vera economia , come lezione di politica economica attraverso la testimonianza di imprenditori di varie parti d’Italia che si sono occupati “delle faccende di casa loro”, mettendole in connessione, portandole a sintesi con le istanze , il sentire profondo della polis, la città dell’uomo nella quale vivono, operano, studiano migliaia di cittadini. Ma perché Santi ed Eroi? Perché protesi al bene comune, perché è eroico fare impresa in Italia, specie al sud, cercando di valorizzare il territorio e le proprie radici, cercando di realizzare insieme un progetto comune scegliendo di rimanere anziché delocalizzare”.
La sua formazione umanistica e il senso di appartenenza a una sorta di conservatorismo sociale hanno introdotto il dr. Iadicicco a questa dimensione dell’economia. La sua stessa tesi di laurea è dedicata alla partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa perchè crede fortemente nel valore relazionale e che questo possa fare la differenza. “Insieme” non è in contrapposizione al profitto anzi, un’azienda vive di un insieme di portatori di interesse: dipendenti, territorio, banche, università. “Dipendiamo l’uno dall’alto. Questa è la mia storia”.
Innovazione, formazione, valori imprenditoriali che hanno radici profonde, per creare insieme sempre più valore aggiunto al nostro lavoro. Anche questa è Anpit.

Nato a Ischia nel 1984, laureato in Restauro dell’Architettura, affascinato dalla storia e dai suoi
monumenti, percorro anche la strada dell’insegnamento. Appassionato da sempre di teatro mi
diletto in quest’arte con una compagnia teatrale amatoriale. “Gli uomini si volgono a guardare ai
giorni dell’infanzia come alla maggiore felicità, perché quelli erano i giorni del maggiore incanto,
della maggiore semplicità e della più forte immaginazione.” (cit. John Ruskin)