
- By: Mattia Ferrandino
- On: 1 Luglio 2019
- Categorie: Food, Ultime Notizie, Vino e Distillati
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Se i vini di Cormòns colpiscono l’olfatto per i loro profumi e il gusto per alcuni inconfondibili aromi, ora la Cantina Produttori completa l’operazione di restyling dell’edificio e allieta la vista del paesaggio che la contorna. Dopo aver cambiato il logo e quindi tutto il packaging, premiata con importanti riconoscimenti a Vinitaly 2018, l’azienda ha finalizzato i lavori sulla parte esteriore della sede, posto che da sempre c’è stata sensibilità per l’arte, per il bello che in questo caso non veste la bottiglia, ma la stessa Cantina. L’edificio, realizzato a partire dagli Anni Settanta, è stato ampliato, arricchito tecnologicamente ma l’aspetto esterno necessitava di un deciso restyling e, con l’ausilio di un professionista si è definito un design formato da un contrasto tra una tinta scura ed una chiara, la parte bassa è stata colorata con un grigio scuro mentre il “cubo” centrale e alto presenta un importante ed autorevole color giallo oro. L’edificio sede della Cantina che, nel 1972 fu definito “uno stabilimento per la trasformazione e la commercializzazione del prodotto locale” si è orgogliosamente abbellito.
Una tonalità che ricorda la preziosità dei vini, il forziere del Vino della Pace e delle botti decorate da artisti, l’oro antico del Picolit. Per realizzare questo obiettivo la Cantina Produttori si è rivolta alla più antica azienda europea del settore: la Boero Bartolomeo Spa, fondata nel 1831, con sede a Genova. Come ha spiegato l’area manager Giuseppe Borsetti «Questo color oro è stato studiato e preparato per gli Stati Uniti, tant’è che quando la Cantina lo ha scelto abbiamo dovuto toglierlo dagli imballaggi dove le misure erano espresse in galloni anziché in litri».
«Il colore contiene delle particelle di metallo che rifrangono la luce solare, perciò in alcuni momenti della giornata l’effetto sulla vernice è formidabile e si vede anche da lontano» ha dichiarato soddisfatto il presidente Filippo Bregant. L’azienda Boero ha inoltre un particolare legame con il Friuli Venezia Giulia, perché possiede anche il marchio Veneziani, quelle delle vernici navali nato a Trieste nel 1863. Ai primi del ‘900 a fare da direttore commerciale della Veneziani e poi a dirigere la filiale inglese fu lo scrittore Italo Svevo (Ettore Schmitz). Sposato con Livia Veneziani passava spesso le vacanze nella villa di Lucinico, paese del presidente Bregant che, per omaggiarlo, lo scorso novembre, per la prima presentazione del libro “Il ricettario di casa Svevo”, ha offerto il brindisi con alcuni spumanti della Cantina.
Il lavoro di tinteggiatura si è protratto per diversi mesi, sia per l’ampiezza delle superfici, sia per alcune settimane di maltempo, condizione non ottimale per le pitture esterne. «La prima parte ridipinta è stata quella bassa, di grigio scuro, come le etichette dei bianchi della Doc Isonzo» ha spiegato il vice presidente Andrea Tofful. Nel corso dell’opera è stato conservato e restaurato l’affresco che raffigura lo stemma di Cormòns, nonché vecchio logo della Cantina. Poi si è tinteggiato il “cubo”, con una prima mano di giallo e poi quella dorata. La scorsa settimana, è stata montata la scritta “Cormòns”, in grande, e sotto “Cantina Produttori”. Una promozione anche per il territorio che ha soddisfatto il Comune, rappresentato dall’assessore Mauro Drius.
a sx il dg A. Dal Zovo, a dx il presidente F. Bregant e al centro l’ass. S. Zannier
Presente all’evento anche l’assessore regionale all’agricoltura Stefano Zannier, venuto a visitare le botti restaurate, il quale ha sottolineato come l’impegno economico della Regione prevede nuovi ed importanti sostegni, oltre ai 35 mila euro elargiti per la tinteggiatura della sede e i 17 mila euro dati già per il lavoro iniziale di restauro delle botti, sono stati deliberati altri 23 mila per la conclusione di quest’ultima operazione. Apprezzamenti che inorgogliscono la Cantina e che si aggiungono al recente e primo riconoscimento per il neonato Vino della Pace, la cui etichetta è disegnata dal Maestro Roberto Capucci, stilista di fama mondiale. «La prestigiosa guida Gilbert & Gaillard ha conferito il Gold award nell’international challenge del 2019, al Vino della Pace, come pure al Pinot grigio e al Friulano Doc Collio» ha raccontato il direttore generale Alessandro Dal Zovo.
Di buon auspicio quindi l’importante restyling, dalla modestia del grigio all’eleganza ed autorevolezza del giallo oro, simbolo di uno slancio vitale verso la più alta qualità dei vini della Cantina Produttori e foriero obiettivo per la produzione di 100 mila bottiglie di Vino della Pace.
Mattia Ferrandino

Condivido giorno e mese di nascita con uno dei più grandi campioni di sempre, Roger Federer. Forse sarò destinato anch’io ad infrangere record su record, chi lo sa. Dottore in Legge all’Università degli Studi di Milano, oggi praticante avvocato. Grande appassionato di letteratura, scrittura e arte, ho sempre considerato la tastiera come una piacevole compagna di viaggio. Interista da una vita, sportivo con tutti tranne che con gli juventini, amante della musica rock e britpop. Fin da bambino fan sfegatato della saga potteriana, è proprio dal più illustre personaggio del mondo magico, Albus Silente, che ripropongo la citazione “La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, se solo uno si ricorda di accendere la luce!”.
Mattia Ferrandino
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