
- By: Michele Salvia
- On: 8 Agosto 2018
- Categorie: Agricoltura e Agriturismo, Food, Ultime Notizie
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“La mia terra profuma di zàgara e con essa porta a maturazione dolcissime e succose arance di diversa varietà, posta nel territorio a sud dell’universo vegetale dell’Etna, maestoso vulcano”, così inizia l’incontro con Febronia Franca Vespa, traspare l’orgoglio e l’amore per i suoi prodotti, per quella terra amica con la quale ha un rapporto d’amore, tramandato da generazioni.
“La mia azienda di struttura secolare e certificata IGP arancia rossa di Sicilia, viene gestita con delle tecniche molto tradizionali e senza l’uso della chimica aggiunta in agricoltura. Utilizzo la tecnica di difesa integrata con lotta biologica, seppur normata da una direttiva comunitaria, la chimica utilizzata all’interno della mia azienda è puramente naturale e con l’integrazione di lotta biologica, ovvero, introduco insetti positivi per debellare i parassiti nel periodo di riproduzione. Ciò consente non solo un ecosistema pulito ma una resistenza e robustezza maggiore da parte degli arboreti per contrastare la debolezza parassitaria. La struttura del suolo viene periodicamente controllata e arricchita di concime organico e le e erbe infestanti contrastate con metodi di pacciamatura vegetale. Le acque di irrigazioni controllate con esami di laboratorio periodiche. Le potature manuali svolte in primavera e fine estate consentono areazione e soleggiamento, tutto finalizzato per produrre l’alta qualità dell’arancia rossa IGP”.
Con tenacia Febronia ha voluto diversificare un’azienda fondata 40 anni prima dai suoi genitori, dove il fresco era il prodotto principale ed ancora oggi è predominante, ma con l’introduzione di una variante, portare quel profumo misto di sapori e tradizioni dentro la sapiente lavorazione di marmellata di arancia. Gli studi in agraria hanno consentito scelte oculate e le conseguenti trasformazioni delle culture agrumentate esistenti in azienda.
“La trasformazione avviene a un solo giorno dalla raccolta, le arance destinate alla marmellata nel corso della loro crescita non subiscono alcun trattamento chimico, applico il sistema della lotta integrata, intervenendo su tutte le tecniche colturali, salvaguardando l’ambiente e privilegiando la sicurezza alimentare” continua Febronia “gli unici ingredienti sono agrumi e zucchero di canna, come sapete anche la pectina nasce in modo inciso dallo stesso agrume”.
Gli impianti di trasformazione sono tutti a norma, la marmellata viene cotta a temperatura non altissima per lasciare viva la parte proteica e minerale del frutto stesso, privilegiando la qualità con percentuali di frutta superiori al 70%, senza conservante nè colorante alcuno. Realizzata quindi con studio e sapienza amalgamati con passione nella stessa ricetta, con una buona gestione dei componenti chimici dell’agrume stesso, lasciando inalterata la freschezza, il profumo ed il sapore degli oli essenziali. Quasi certamente stiamo parlando di un frutto molto pregiato e tra i più resistenti, dalla sua buccia si ricavano olii essenziali usati sia nel mondo farmaceutico che cosmetico e la pectina, una fibra utilizzata sia come gelificante in cucina che come coadiuvante nelle funzioni intestinali, utile per limitare l’assorbimento del colesterolo.
“Produco 6 varietà di agrumi Finger lime, arancia bionda, mandarino, limone e misto agrumi. E la mia arancia rossa, un’antiossidante per eccellenza esistente solo nei nostri territori, antociani dell’arancia rossa. Si parla di un frutto completo e di enorme valore, decisamente inimitabile. Rivolgiamo le vendite a negozi specializzati, enoteche, alta gastronomia, hotel e ristoranti, al settore Horeca” conclude Febronia “potete gustarla con crostini di pane o accostata a formaggi ed a ottimi vini…”
Ci piace concludere con questa citazione, trovata affissa su una parte dell’azienda di Febronia Franca Vespa
“La Sicilia è il paese delle arance, del suolo fiorito la cui aria, in primavera, è tutto un profumo…Ma quel che ne fa una terra necessaria a vedersi e unica al mondo, è il fatto che da un’estremità all’altra, essa si può definire uno strano e divino museo di architettura”. Guy de Moupassan.
Arch. Michele Salvia

Nato a Ischia nel 1984, laureato in Restauro dell’Architettura, affascinato dalla storia e dai suoi
monumenti, percorro anche la strada dell’insegnamento. Appassionato da sempre di teatro mi
diletto in quest’arte con una compagnia teatrale amatoriale. “Gli uomini si volgono a guardare ai
giorni dell’infanzia come alla maggiore felicità, perché quelli erano i giorni del maggiore incanto,
della maggiore semplicità e della più forte immaginazione.” (cit. John Ruskin)
Michele Salvia
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